Orientale, resinoso, speziato
Una fragranza avvolgente e aromatica vi trasporterà nell’età imperiale dell’antica Roma, dove sapienti profumieri, chiamati unguentarii, componevano dense miscele di balsami ed oli.
Carovane di spezie in transito su polverosi selciati, ville patrizie imbandite per lussuosi simposi, stridori di ferro battuto tra otri ricolmi di mosti ed effluvi.
Unguentum è la Roma opulenta e sfarzosa dei Cesari; la culla del sapere di Seneca, Cicerone e Lucrezio; l’urbe dei bagni alle terme e dell’arena che incita i gladiatori.
Un composto dalla percezione tattile e speziata che massaggia la pelle e acquieta la mente.
Memoria di antiche tradizioni e di un popolo di veri estimatori, che oltre a farne uso cosmetico e religioso, soleva impregnare di sostanze aromatiche persino cavalli, vele e suppellettili.
Svariate sono le testimonianze storiche di miscele personali preparate per gli imperatori e per le ricche matrone patrizie, o per massaggiare i corpi dei gladiatori.
Esaltato dal calore dell’ambra, della cannella e del legno di cedro, il formulato di Onyrico riprende e reinterpreta la “ricetta” originaria del Regale Unguentum documentato da Plinio il Vecchio nella Naturalis Historia. Una miscela calda e speziata che rendeva anticamente onore al re dei Parti, appresa dai sapienti profumieri orientali.
Fanno da cuore e fondo il pregiato opoponax, il calamo aromatico, lo zafferano, il vino e il miele.
Il tappo del flacone è in Travertino Romano. Quello che ancora oggi ammiriamo nel Colosseo.
Naso: Luca Maffei
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